all’interno delle nostre comunità

Il percorso all’interno delle nostre comunità. VIDEO


Il 22 giugno a Monza, abbiamo organizzato un convegno per parlare con relatori ed esperti della tematica della fragilità giovanile con un focus specifico sul disturbo borderline della personalità e il percorso all’interno delle community care.



Uno dei principali relatori del convegno è stato il dottor Luigi Campagner, psicoanalista e presidente delle cooperative “Il Sentiero" e "La Clessidra”.

Campagner, nel suo intervento, ha posto l’attenzione sul percorso all’interno delle comunità e le modalità con cui i ragazzi vengono aiutati a ritrovare la fiducia in sé stessi.

Il percorso offre, ai ragazzi, due elementi fondamentali per la cura di sé stessi:
- Il primo è la dimensione temporale: le comunità mettono a disposizione dei ragazzi il tempo, per aiutarli e sostenerli in tutto il loro percorso secondo i loro tempi e ritmi.
- Il secondo elemento è il contesto e il contorno. Attraverso i gruppi terapeutici utilizzati nel metodo GET, vengono organizzate delle attività come i laboratori, che aiutano i ragazzi a ritrovare una quotidianità curata e coordinata.
La terapia è un lavoro che si concentra sulla cura personale, in cui si affrontano temi come la sofferenza e la fragilità. Su queste tematiche i ragazzi tendono a nascondersi per paura di mostrarsi, ma grazie al lavoro di gruppo sono spinti e aiutati ad aprirsi verso l’esterno.

Quando il soggetto riesce ad aprirsi alla domanda di cura può iniziare a lavorare anche su diversi ambiti, come ad esempio riprendere un’alimentazione ordinata e sana o ritornare alle proprie attività quotidiane. Nei casi più ambiziosi ci si può spingere fino ad un miglioramento dell’ambito sociale e relazionale.

Il concetto di lavoro, come dice il dottor Campagner, è un concetto trasversale, la terapia consiste in una attività in cui il soggetto si impegna a partecipare col fine di migliorarsi.

31 agosto 2022


Laboratorio di sartoria


Pandemia e disturbo borderline